di Christopf Willibald Gluck
Direttore d'orchestra: Riccardo Muti
Interpreti: Daniela Barcellona, Andrea Rost, Julia Kleiter
In forma di concerto
Firenze, Teatro Comunale, stagione 2007
Dopo trent'anni (era il Maggio Musicale 1976 e la stagione invernale 1976-77) è tornato sul palcoscenico fiorentino il capolavoro di Gluck, di nuovo diretto da Riccardo Muti, che del compositore tedesco è tra i più illustri estimatori. Tanto è vero che abbiamo assistito ad una esecuzione di portata storica, resa ancora più evidente dalla mancanza di allestimento scenico (scelta imposta dai numerosi impegni di Muti, atteso a Salisburgo), in quanto ci siamo concentrati particolarmente sull'ascolto della partitura, che pareva di sfogliare insieme al direttore d'orchestra. Il risultato è stato il godimento di una lettura interpretativa avvolgente per la bellezza delle sfumature, il nitore delle sonorità evocate dagli strumenti ai quali Muti, si rivolge con un gesto così morbido da sembrare una carezza.
Si tratta di una concertazione che produce una perfetta aderenza tra palcoscenico e orchestra, governata da un controllo stilistico davvero ammirevole. L'ampia gamma espressiva e i più nascosti dettagli della partitura rifulgono, avvolgendo il pubblico, che si scopre in balia di sensazioni ineffabili.
Al servizio di Gluck e di Muti tre eccellenti soliste. Daniela Barcellona che piega i suoi eccezionali mezzi vocali per dare anima ad Orfeo, l'eroe puro disposto a tutto per riportare in vita Euridice. Molto toccante il taglio intimistico del suo personaggio (sarà di riferimento), al quale fanno eco l'accorata Euridice di Andrea Rost e il delicatissimo Amore di Julia Kleiter. Un plauso anche al coro addestrato da Piero Monti.
Muti ha dedicato l'esecuzione alla memoria del grande violoncellista Mstilav Rostropovic.
Lisa Domenici