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TESORI DELLA PIETÀ (I) - a cura del Conservatorio di Cremona “Claudio Monteverdi” 

"I tesori della pietà", a cura del Conservatorio di Cremona “Claudio Monteverdi”  "I tesori della pietà", a cura del Conservatorio di Cremona “Claudio Monteverdi” 

CAPOLAVORI NOTI E SCONOSCIUTI DA VIVALDI A FURLANETTO
Musiche di A. Vivaldi, B. Furlanetto 
GLI ANIMOSI DEL MONTEVERDI
a cura del Conservatorio di Cremona “Claudio Monteverdi” 
Valerio Losito  maestro concertatore al violino
Giuseppe Caffi  maestro del coro
Ridotto del Teatro Ponchielli, Cremona 20 giugno 2024

www.Sipario.it, 30 giugno 2024

Il concerto I tesori della pietà ha accostato due autori legati dallo stesso incarico, maestro del coro all’Istituto Santa Maria della Pietà di Venezia. Il programma proposto da Gli Animosi del Monteverdi, un ensemble strumentale formato dagli allievi del Conservatorio di Cremona diretti dal maestro concertatore al violino Valerio Losito, raccoglie musica scritta specificatamente per le soliste e il coro dell’Istituto, composte da Antonio Vivaldi e Bonaventura Furlanetto, i due maestri che ebbero l’incarico più duraturo all’interno dell’Istituto. Questo concerto rappresenta i colori timbrici tipici della Venezia barocca e tipici dell’esecuzione dell’Orchestra della Pietà. La prima parte del concerto è stata dedicata a Bonaventura Furlanetto, di cui si sono ascoltati la Sinfonia dall’oratorio Absalonis rebellio, seguita da altri esempi di musica sacra (il Libera me dal Miserere mei Deus (Salmo 50), il Quoniam si voluisse e il Sacrifitium) di grande suggestione drammatica, interpretati dalle voci soliste dei promettenti studenti del Conservatorio: il soprano Valentina Brianti, il contralto Midori Kamishima e il pregevole sopranista Marco Faversani. La seconda parte, dedicata ad Antonio Vivaldi e al suo opus RV 611, ultima versione (1739), inizia con il canto gregoriano, antifona al Magnificat, Hodie egressa est,  che Marco Faversani intona con timbro purissimo. La RV 611 introduceva cinque arie più elaborate in cui le ragazze dell’orfanotrofio, i cui nomi sono annotati nella partitura, potevano mostrare le loro abilità. In questa bellissima sequenza si è ben inserito il coro degli allievi, guidati sapientemente dal Maestro Giuseppe Caffi, che ha dato una lettura di grande impatto di queste partiture.

Giulia Clai

Ultima modifica il Martedì, 09 Luglio 2024 21:32

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