di Giuseppe Verdi
libretto di Francesco Maria Piave
Direttore: Michele Mariotti, Regia: Ferzan Ozpetek, Maestro del Coro: Salvatore Caputo, Direttore del Corpo di Ballo: Alessandra Panzavolta, Scene: Dante Ferretti, Costumi: Alessandro Lai, Disegno Luci: Giuseppe Di Iorio, Coreografie: Alessandra Panzavolta, Regista collaboratore: Marina Bianchi, Aiuto regia: Marie Lambert, Assistenti scenografi: Massimo Razzi, Leila Fteita, Assistente ai costumi: Concetta Nappi
In coproduzione con la Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli di Bari
Con Violetta: Carmen Giannattasio / Cinzia Forte (6,12,14 dicembre)
Alfredo Germont: Saimir Pirgu / Tomislav Muzek (6, 11, 12, 14, 15 dicembre)
Giorgio Germont: Vladimir Stoyanov / Simone Piazzola (6,9,11,12,13 dicembre)
Flora: Giuseppina Bridelli/ Daniela Innamorati (6, 12, 14, 15 dicembre)
Annina: Michela Antenucci/ Bernadette Lucarini (6,11,12,14,15)
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Teatro San Carlo, Napoli dal 5 al 15 dicembre 2012
"La Traviata". Le vittorie di Ozpetek operista e di Cinzia Forte Violetta Valéry
Non è mai semplice interpretare Violetta Valéry, che per una cantante lirica è sempre un traguardo fondamentale da raggiungere; non è semplice, nonostante questo la voce di Cinzia Forte ci emoziona, ci commuove in quella che è stata la seconda serata – per lei era la Prima - de "La Traviata" di Ozpetek al Teatro San Carlo. È abbastanza inutile ormai parlare della trama di questa famosissima Opera, ripresa dal travolgente romanzo "La Signora delle Camelie" di Dumas, una delle più grandi storie di Amore letterarie di tutti i tempi.
Bellissime le scene, che vanno da un interno di un palazzo dalla luce debole, alla riproduzione di un giardino esterno, fino a giungere a una suggestiva visione prospettica di scalinate che danno un'idea di apertura e di profondità eccezionali – mentre l'ultima scena invece è dominata soltanto dal letto mortuario di Violetta. In pendant con queste sono accuratissimi i costumi, in linea, come del resto le scene, con il tempo storico del romanzo (fine Ottocento).
Una regia di Ozpetek, e in questo credo di pensarla diversamente da altri miei colleghi, molto vicina alla dimensione operistica e invece lontana dalla dimensione cinematografica (un merito per un regista abituato, più che ai palchi, al grande schermo). Il "Cinema" vero e proprio appare a dir il vero una volta nella recita, proprio all'inizio, in una bellissima proiezione del primo piano di Cinzia Forte.
Cinzia Forte, come ho detto, "Forte" non solo nel nome, ma capace di esercitare sul pubblico – quanto meno su me – una "forte" passione emotiva, questo grazie alla sua voce ottimamente modulata, alle sue capacità teatrali e, queste ultime sono capacità solo insite nella Natura, alla sua presenza scenica e alla sua abilità di comunicare, dialogare con l'io interiore degli spettatori.
Molto bravo anche Simone Piazzola, nei panni di Giorgio Germont, padre di Alfredo, che con il suo canto riesce a superare la stessa voce del figlio - Tomislav Mužek -, un tenore a dire il vero un po' debole messo a confronto con le interpretazioni della Forte e di Piazzola. Dicendo questo sarebbe ingiusto parlare di una cattiva interpretazione di Mužek, posso comunque affermare con mia convinzione che il cantante sia stato inferiore agli altri due protagonisti.
L'Orchestra - il Coro e il Corpo di Ballo - del Teatro San Carlo si comporta bene diretta dal giovane Michele Mariotti e i gruppi orchestrali danno vita a una esecuzione pulita, fresca, precisa: molto piacevole.
Una bella serata di Opera, in cui Ozpetek dimostra le sue qualità da palcoscenico, dimostrando di non essere solo un ottimo cineasta, ma anche un ottimo "uomo da palcoscenico".
Stefano Duranti Poccetti