Sandro Laffranchini violoncello
musiche di Paolo Conte, The Beatles, Sting / Branford Marsalis, Sandro Laffranchini, Georg Philipp Telemann, Samuel Barber, György Sandor Ligeti
MONTEPULCIANO - Chiostro della Fortezza, 27 luglio 2023
Il luogo è affascinante perché è un luogo di Montepulciano che conserva in se la radice profonda ed irresistibile del suo creatore, un tedesco talmente avanti nel tempo come Henze che immaginò in un luogo unico come quello di Montepulciano un qualche cosa che fosse la coniugazione di antica tradizione e modernità assoluta. Oggi a quasi 50 anni è facile vedere i segni del suo vaticinio. Pertanto in una coorte incantevole come il chiostro della fortezza, un violoncellista ha intrapreso una scalata verso una idea di sonus. Sandro Laffranchini ha ipotizzato una sorta di diario di bordo che lo potesse portare in qualche modo ad una dimensione propriamente local, nel senso di spazio interiore/esteriore, quello che le caratteristiche di uno strumento unico come il suo possono offrire all’ascoltatore. Ebbene in questa dimensione di assoluta sospensione sonora, Laffranchini ha spaziato dal Paolo Conte ai Beatles per passare poi fra Telemann e Gyorgy Ligeti. Insomma una sorta di navicella spaziale che in un tempo interiore/esteriore coniuga il significato della bellezza sonora con una certa ricercatezza. Il gioco è fatto, la prosodia di Laffranchini è efficacie al punto che lo scorrere del silenzio del suono ha prodotto una serena commistione fra il proprio humor e quello di chi lo ha ascoltato. Cose che succedono solo a Montepulciano. Nel segno di Henze, nel segno di una continuità che sa di antico e di moderno. Come succede nelle migliori scatole sonore. Marco Ranaldi