overo I varii humori della Musica Moderna
Di Orazio Vecchi
Ensemble Odhecaton
Direttore Paolo Da Col
Enrico Bonavera attore
Siena, Teatro dei Rozzi, 9 febbraio 2024
Quest’anno il concerto di Carnevale della Micat in Vertice chigiana è stato una vera chicca, capace di far rivivere un mondo quasi sconosciuto e di interpretare umori differenti, ma soprattutto di stupirci per l’attualità dello spettacolo proposto. Confessiamo la nostra ignoranza: non eravamo a conoscenza di questa abitudine mondana che è alla base della creazione di Orazio Vecchi, ma ci sarebbe piaciuto che Le veglie di Siena fosse trasformato in uno spettacolo con gli interpreti in costume d’epoca, magari rappresentato in un salone come ce ne sono ancora nei palazzi senesi. Invece il compito, egregiamente assolto, di fare da trait d’union tra la contemporaneità e quel momento storico che precede di poco, a conclusione del XVI secolo, il recitar cantando, è affidato ad un attore, Enrico Bonavera, conosciuto soprattutto come interprete della Commedia dell’Arte al Piccolo Teatro di Milano, che qui aiuta il pubblico ad entrare in quel mondo raffinato e gioioso. E’ il mondo degli Accademici, quelli che tanti teatri ci hanno lasciato nelle più belle località italiane, che si davano dei soprannomi scherzosi per i loro incontri, e spesso si esibivano in vesti di attori. Il Principe della serata, ma si potrebbe dire della nottata giacché gli incontri finivano solo all’alba, guida i giochi e stabilisce quali personaggi questo o quell’accademico debba interpretare: e qui è lo stupore dello spettatore contemporaneo, nello scoprire che le imitazioni sono dello stesso tenore dei nostri spettacoli, dove si replicano accenti e caratteristiche che caratterizzano le varie regioni italiane, ma anche dei viaggiatori europei, e sembra impossibile che a distanza di secoli siano le stesse. Qualcuno a questo punto si domanderà cosa mai può averci a che fare questo genere di spettacolo con la stagione chigiana: gli è che Orazio Vecchi, tenore nella cappella del Duomo di Siena ma anche compositore, volle ricordare i suoi anni nella città che tanto apprezzò per la convivialità e l’accoglienza con questo madrigale dialogico, nel quale il Sodo, lo Stordito, le signore Laura ed Emilia, parlano di giocondità, tristezze d’amore e relative gioie, usando la polifonia che precede in quegli anni il teatro musicale, avendone già le caratteristiche. E nei loro interventi, come nella vita, si viaggia tra il dolce e l’amaro. Non manca neppure l’humour noir, politicamente scorrettissimo, del quale non vo’ dire (e che ha a che fare col carnevale). Un’esecuzione, quella dell’Ensemble Odhecaton, che ha arricchito il pubblico amante delle riscoperte musicali. E quelle voci… Onore al merito dunque per questo ensemble, che da ventisei anni si dedica al raffinato repertorio della musica polifonica europea tra il ‘400 e il ‘700, e ci ha regalato una esecuzione mirabile di questa creazione poco conosciuta e particolarmente originale. Per quanti amano questo repertorio, vogliamo ricordare due loro altre esecuzioni, che hanno ottenuto il Diapason d’Or: “Giosquino, Josquin Desprez in Italia”, e “Sabbato Sancto Lamentationes et Responsorio di Paolo Aretino”, due capolavori pubblicati recentemente da Arcana Outhere. Annamaria Pellegrini