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Istrionico, dissacrante, intelligente. Luca Medici, in arte Checco Zalone, è tornato nei teatri italiani con un lungo e intenso tour per presentare il suo nuovo spettacolo “Amore + iva” nel quale offre delle lezioni inedite sull’amore. Al Palapartenope di Napoli, nel giorno della Liberazione, si è esibito in un palazzetto affollato con un pubblico che ha riso e applaudito un artista che si mette in gioco e non ha paura di fare battute anche sul calcio, in questo caso sul rapporto “difficile” tra Napoli e Juventus. Il palco è disposto come un’aula scolastica con una lavagna sulla quale compaiono di volta in volta gli argomenti trattati. Checco dialoga a suo modo con il pubblico partendo dal concetto che l’amore sia universale ed ognuno può interpretarlo in base alle proprie esigenze ed al proprio punto di vista, l’iva poi è un imposta che alcuni professionisti non conoscono ancora per cui si cimenta anche in una lezione di economia in modo comico. Non solo parole ma anche tante interpretazioni musicali di brani suoi o hit conosciute ma adattate ai contenuti trattati. I temi affrontati, in maniera molto personale, sono stati tanti come senilità, problemi fisici, sovrappeso e tanto altro. Quelli però a lui cari sono principalmente 3: povertà vs ricchezza, gay e immigrati che, proprio perché schernisce e prende in giro, lo rendono un loro paladino perché lo fa con intelligenza ed ironia riuscendo a schivare le critiche dei soliti indignati. Talvolta però rischia di essere un po’ ripetitivo sulle battute, anche se sempre simpatiche. Nel capitolo “Amore e integrazione” si è esibito in un medley musicale in cui ha trasformato alcune hit italiane con titoli più vicini al tema come ad esempio “Fatti mandare dall'Imam a prendere curcuma”. Non poteva mancare “Immigrato” con la presenza dell’attore protagonista del video ufficiale. 

Sul palco si sono susseguiti personaggi, interpretati da lui, che lo aiutano man mano a spiegare il concetto: il rapper Ragady, ed il nome chiarisce il problema da cui è afflitto, il maestro Muti, Vasco Rossi invecchiato e pieno di paturnie, Andrea Bocelli, e il problema dell’ascella della cantante che lo accompagna, e tanti altri. Diversi anche gli sketch come la favola calabrese del trans che si innamora, ricambiato, del principe o della brasiliana con un difetto per il quale chiede l’invalidità ed ancora il bidet presente solo in Italia e dunque i problemi che ne possono scaturire. Accanto a lui Alice Grasso che si è esibita come spalla distinguendosi sia nel canto che nella recitazione così come la band che ha seguito passo passo le esibizioni con diversi intermezzi musicali. Non sono mancati riferimenti all’attualità politica con un Putin che ha spiegato le ragioni della guerra ovvero un “operazione speciale” che doveva fare in Ucraina mal interpretata dai suoi generali, in questa fase anche un riferimento a Chaplin, non riuscito benissimo per sua stessa ammissione. In chiusura un omaggio a Pino Daniele con un suo brano cantato assieme al pubblico ed i famosi cavalli di battaglia con l’immancabile e richiestissima “Angela” che ha tenuto nella parte finale per dar spazio e far emergere nuovi personaggi e melodie, perché loro da diversi anni lo accompagnano e forse, si legge tra le righe, l’autore vorrebbe mettere per un po’ a riposo. 

Simona Buonaura