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DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA (LA) – regia Pier Luigi Pizzi

"La dolce ala della giovinezza" regia Pier Luigi Pizzi. Foto Pino Le Pera "La dolce ala della giovinezza" regia Pier Luigi Pizzi. Foto Pino Le Pera

di Tennessee Williams
presentato per gentile concessione della University of the South, Sewanee Tennessee
traduzione Masolino D’amico
con Elena Sofia Ricci, Gabriele Anagni
e con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi, Max Odierna
regia, scene e costumi  Pier Luigi Pizzi
musiche composte da Stefano Mainetti
light designer Pietro Sperduti
produzione Fondazione Teatro della Toscana, Best Live
teatro Malibran, Venezia, 23, 24, 25, 26 febbraio 2023 

www.Sipario.it, 27 febbraio 2023

Una commedia di spessore notevole, “La dolce ala della giovinezza”, che l’autore, Tennessee Williams, scrisse nel 1952, alla quale questo allestimento fa un degno e doveroso omaggio che arriva finanche al teatro come forma espressiva, netta, di formazione. In una scena imponente, elegantissima, naturalmente come la regia e i costumi firmata dalla maestria di Pier Luigi Pizzi si muove un giovane attore a cui il destino ha voltato le spalle, tanto che vive facendo il gigolo. Il suo ritorno nella città natale non passa però inosservato, perché accanto a lui c’è una diva che, a sua volta, caduta in depressione si crede in discesa ed è convinta che la sua aurea sia terminata, così come che il suo ultimo film venga stroncato dalla critica. I due sono assieme per rispettive scelte dettate anche dalle proprie solitudini, e convenienze, al giovane è rimasta in testa però l’ex fidanzata che è ritirata in una specie di segreto, con tanto di padre famoso pronto a vendicare lo sgarbo. Come elementi singoli alla ricerca, tutti, del proprio spazio esistenziale, i personaggi si confrontano e si scontrano, ormai sopraffatti dalle delusioni incombenti. Sindromi depressivi viaggianti, sia l’attrice Alexandra Del Lago, (che si è registrata in hotel come Principessa Kosmonopolis) sia il suo amante Chance Wayne, persone lontane dalla realtà che a fatica provano a risalire la china. Elena Sofia Ricci dà qui il meglio di sé, conferma la poliedricità estesa che la contraddistingue nel suo mestiere, la bravura, nei panni della Del Lago, ed è già moltissimo. Nel testo di Williams sono alcuni tra i temi cari del teatro americano del Novecento, così ben approfonditi, studiati, che non possono venir mai sorpassati, anzi, semmai rincalzano e si rinnovano in un (poco) quieto vivere che riguarda certo i nostri giorni ma chè è negli umani. Così anche Chance è un disordinato mentale, appassionato di donne ma più ancora d’alcool, vittima di disturbo della personalità, il fatto di voler far credere agli amici della sua vita lanciata a gonfie vele ne è la prova. Il suo frequentare Alexandra non fa bene né a lui né all’attrice, che forse dalla sua però ha la perspicacia, il fatto di esser più matura, pronta a ogni occasione. Del resto l’esperienza negli anni che passano è di certo l’aspetto interessante. Quando scopre che il suo ultimo film, invece che stroncato, è stato addirittura osannato, percepisce il profumo della rinascita, incurante del compagno di viaggio e di disperazione finora avuto al fianco. Fino a quel momento al centro delle discussioni tra i due anche se non dichiaratamente ostentata, la giovinezza appare e scompare come fulcro di vita, importanza vitale per poter raccogliere frutti e passioni. Pizzi nella sua regia racconta con veritiera acidità i rapporti fra gli amanti, e la leggerezza degli amici e avventori, in una bella maratona dalla forte connotazione psicologica. Rinascite: “un’artista, una star” e ciò che rimane di un uomo, annientato dalla sua stessa passata giovinezza. Impeccabile, come detto, la scenografia, molto bravi tutti gli attori così fortemente a loro agio, da Gabriele Anagni (Chance) agli amici, a Miss Lucy (Chiara Degani in piena forma, in una parte difficile), a Eros Pascale, giovani promesse e certezze. Rimane poi l’allure esteso di una diva da amor fou, concentrato, la Ricci, con il pubblico veneziano che ha apprezzato moltissimo il tutto. Nell’inchino finale dell’attrice al pubblico c’è tutta la passione, l’amore per questo mestiere.

Francesco Bettin

Ultima modifica il Giovedì, 16 Marzo 2023 18:29

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