di Isabella Rossellini
con Isabella Rossellini
costumi e scene Rudy Sabounghi
luci Pascal Noel
musica Cyril Giroux
video Andy Byers, Rick Gilbert
grafica Andy Byers
regia Murielle Mayette - Holtz
produzione Théatre National de Nice, in coproduzione con Teatro della Toscana
Vicenza, teatro Comunale, 16 gennaio 2024
Non può esimersi dall’essere chiamato lezione, questo spettacolo di e con Isabella Rossellini, ma non inganni il termine, non faccia collegare la parola a una noiosa spiegazione. Tutt’altro. Il divertimento è assicurato (i primi dieci minuti lo dimostrano ampiamente, e la cosa continua poi),l’attrice è ispirata al pensiero di Charles Darwin, del quale da etologa si fa partecipe, portando in scena in questo periodo, che la vede sola sulla scena un curioso spettacolo, somma di tante convinzioni atte a far riflettere. Darwin’s Smile vede più che mai l’attrice ed ex modella, icona pura di stile, figlia d’arte, immersa in una parte dove più che presumibilmente si sente a proprio agio: dove si palesa recitazione, didattica simpatica, eleganza. Un vero mix su evoluzione, pensiero e azione degli animali e dell’uomo, che rende lo spettacolo sin dai primi istanti molto piacevole per tutta la giusta durata della pièce. Che sia un evento lo si intende, il nome stesso della Rossellini è un forte richiamo da attrice, e, appunto, da qualche anno, da studiosa del comportamento animale. L’evento-spettacolo passa anche naturalmente per la forte personalità di Isabella, il suo essere così raggiante sempre. Rossellini parte da una base profonda e interessantissima, il libro di Charles Darwin L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali e di questo, alla fine si tratta. Al centro, l’evoluzione degli esseri viventi, i loro tripli salti acrobatici naturali ed evolutivi per il rinnovarsi della specie e il saper riuscire a stare al mondo coi propri mezzi di sopravvivenza, mettendo in atto strategie e pensiero logico, progressivo. La Rossellini è davvero brava e convince in pieno, mostra un lato forse insolito ma affascinante, che incuriosisce e apre la mente al pensiero di Darwin, che poi è appunto il suo. E a ciò contribuisce una solida spiegazione sulla recitazione come metodo per capir meglio i nostri amici animali, quelle emozioni che, e qui basta fermarsi qualche secondo nella quotidianità, ci troviamo di fronte, come le loro emozioni. L’empatia.Tra omaggi e affettuosissimi pensieri rivolti a loro, a noi come uomini, al cinema come forma d’arte, alla fotografia, lo spettacolo scivola via e si costruisce attimo dopo attimo, grazie anche alla preziosa regia, alle belle musiche. Riesce a empatizzare a sua volta molto, grazie anche ai travestimenti che l’attrice compie (e sono tanti), al suo stare in scena semplice e diretta, al dialogo col pubblico esibendosi anche nuda, ma attenzione, quello è uno scherzo ironico. L’ironia dunque, insieme alla didattica, al profondo pensiero darwiniano e al suo sorriso, lo smile, pervadono tutto lo spettacolo strappando applausi a scena aperta. Sul palcoscenico un grande schermo sullo sfondo dove passano video, un leggio con una telecamerina dove l’attrice mostra pubblicazioni e fotografie, e una roccia con tanto di seduta dove Rossellini talvolta si siede, o dove, dietro, si cambia. Tanti sono i protagonisti della serata: cani, gatti, galline, falene scure e chiare, e, come riportato sopra, cinema, fotografia, recitazione dove su tutto, ma proprio tutto controllano le emozioni, i comportamenti. Quello studio darwiniano alla base del nostro essere. Uno spettacolo saggio, ironico, poetico, dove vengono ricordati anche Ingrid Bergman, Richard Avedon, la loro arte. E su tutto sempre la cosa necessaria: l’empatia che tutto governa, tutto condiziona. Isabella Rossellini è strepitosa, e gli spettatori vengono da lei conquistati. Grande il successo a Vicenza. Francesco Bettin