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KEELY AND DU - regia Beppe Rosso

Keely and Du Keely and Du Regia Beppe Rosso

di Jane Martin
traduzione Filippo Taricco
con Barbara Valmorin, Beppe Rosso, Federica Bern e Aram Kian
regia: Beppe Rosso
Torino, Teatro Gobetti, dal 25 al 30 marzo 2008

Corriere della Sera, 4 aprile 2008
Stupro e aborto, il dramma di una donna

Con la durezza di una situazione limite Keely and Du di Jane Martin, definita «la più famosa dei drammaturghi americani sconosciuti», portata in scena in prima nazionale da Beppe Rosso, tratta del drammatico tema dell' aborto. La giovane Keely, stuprata dall' ex marito, si risveglia incatenata ad un letto, rapita da estremisti religiosi cristiani, tra i quali un prete e una donna. Vogliono tenerla segregata fino al parto e convincerla a tornare con l' ex marito, alcolizzato, interpretato da Aram Kian. Per impedire un «omicidio» e salvare anime in fondo la violenza di una costrizione e quella di una spietata pressione psicologica non sono poi così grave cosa: questo è il pensiero dei carcerieri. Anzi loro intendono accudire Keely «amorevolmente» e sono persino disposti a trovare una famiglia cui affidare il nascituro se la rappacificazione con l' ex marito fallisse. Il corpo femminile trasformato nella nostra società in merce per vendere qualsiasi merce, diventa ancora di più una «cosa», una «cosa» capace di procreare e quindi dotata di un potere che deve essere controllato. In uno spazio algido il tempo è scandito dalle visite del prete, Beppe Rosso, che tenta di convincere Keely, interpretata dalla brava Federica Bern, che rifiuta il figlio nato dalla violenza con «buone parole», opuscoli e immagini di feti ai vari mesi di gravidanza, e dalle chiacchiere scambiate con la vecchia Du, cui Barbara Valmorin dà toni di pacata, sofferta verità, patetica figura di donna irretita da un credo lobotomizzante. Il finale del dramma, recitato con bella tensione, scritto con limpida semplicità e che disvela con forza il volto di ferocia e disumanità di ogni integralismo, è un atto di violenza di Keely contro se stessa: violenza contro violenza unica arma rimasta ad una donna che disperatamente, dolorosamente vuole essere padrona di se stessa.

Magda Poli

Ultima modifica il Domenica, 11 Agosto 2013 09:33

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