Opera cross mediale
di e con Michele Sinisi
Produzione: Banca Etica, Festival Castel dei Mondi – Andria
Immagini di Luca Magrone
Spettacolo ideato dall’Associazione culturale Scimone-Sframeli, in partenariato con l’Associazione culturale Castello di Sancio
promosso dal Ministero della Cultura e dal Comune di Messina
con il bando delle attività di spettacolo dal vivo nelle periferie della città, Terza e Quinta Circoscrizione
Retronouveau- Messina 22 dicembre 2022
Nella breve rassegna “Impromptu” al Retronouveau di Messina, un piccolo spazio buono per band musicali e piccole pièces è stata programmato alla fine di questo anno terribilis il progetto, “Quartieri in scena”, all’interno del quale Michele Sinisi, 46enne attore-regista pugliese di Andria ha presentato Laudato Si. Uno spettacolo che doveva essere incentrato sulla lettera enciclica di Papa Francesco, anche se l’immagine giottesca di San Francesco d’Assisi in fondo alla scena, attorniato da uccellini simili all’icona color celeste di Twitter, lasciava presagire che Sinisi avrebbe inforcato la via del Cantico delle creature, noto pure come Cantico di Frate Sole, composto dallo stesso santo d’Assisi, e intrattenerci su questo poetico testo, il più antico della letteratura italiana di cui si conosca l'autore. Invece Sinisi, allo stesso modo di Markel Ivanyč Njuchin – solipsista personaggio cechoviano che avrebbe dovuto tenere una conferenza sui danni del tabacco, preferendo confessare ai convenuti le angherie d’una moglie dispotica, avara e sempre di cattivo umore – ha iniziato a parlare, in dialetto pugliese e in lingua, d’una elegante edizione dell’enciclica papale comprata dalla Paoline, senza poi utilizzarla in Teatro, preferendo mettere insieme, tra il comico e il grottesco, alcune schegge della sua vita, restando immutato il titolo dello spettacolo dal sapore sacrale. All’inizio accenna alle particelle elementari dell’omonimo libro di Michel Houellebecq per cui l’infelicità umana dipende dal decadimento fisico e dalla sua condizione di essere mortale e attraverso un PC posto su un tavolino proietta il manifesto con la sua faccia, somigliante più che ad un titolo di spettacolo teatrale ad un santino elettorale, dove il Laudato sembra il nome d’un candidato e il Si un invito a votarlo. Ricorda che a otto anni scopre la sessualità con la complicità di alcune biglie di vetro e a undici capisce cos’è l’odio, allorquando al padre viene dato un tremendo schiaffo sul viso, avendo nei confronti del colpevole quel sentimento che non dimenticherà mai più. Capisce l’importanza del denaro quando gli viene offerto di lavorare al Teatro Eliseo di Roma con una paga giornaliera di 220 euro, furbescamente elevata a 280, che gli consente di acquistare una piccola casa ad Andria, aprendo un mutuo con l’avallo del padre nella Banca Etica, la stessa struttura assieme al Festival Castel dei Mondi che organizza un convegno dal titolo Laudato Si e al quale Sinisi vi partecipa con lo spettacolo che ha questo titolo. É un lavoro i cui pensieri rimbalzano dal presente al passato e riaffiorano i ricordi del cambio casa di famiglia in un agglomerato signorile di professionisti, raccomandando il padre ai propri figli di “non-farsi-riconoscere”, un invito chiaramente disatteso perché in un pomeriggio qualunque faranno un tale casino riconducibile alle loro figure. Adesso appare in diretta l’immagine dell’attrice-cantante Adele Tirante, partner di Sinisi di vari spettacoli, ripresa mentre canta un brano di Corona, The rhythm of the night, e in chiusura la scritta sullo schermo: “Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature...” ci ricorda che c’era anche San Francesco.
Gigi Giacobbe