di Hanif Kureishi
traduzione Monica Capuani
regia Filippo Dini
con Valerio Binasco, Filippo Dini
scene Laura Benzi
costumi Katarina Vukcevic
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
assistente alla regia Carlo Orlando
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Per gentile concessione di The Agency (London)
TORINO, TEATRO CARIGNANO
11 – 30 maggio 2021 – Prima assoluta
“Dov’è finita la normalità?”. Se questa battuta iniziale si riferisse non al caso specifico dell’avvincente commedia The Spank di Hanif Kureishi, ma al contesto quotidiano di distanziamenti e mascherine e teatri contingentati, diremmo che la normalità sta in questo spettacolo eccellente, rincuorante nonostante non sia una storia lieta, ricostituente, che fa sentire il pubblico vivo e talmente coinvolto da non accorgersi del tempo, del mezzo, della finzione, dell’irrealtà, e immerge gli spettatori in una situazione vivissima e verissima. The Spank si beve, si gusta, si osserva parteggiando per uno dei due protagonisti, Sonny e Vargas, che non sono personaggi sul palcoscenico bensì nostri vicini di tavolo al pub. La sensazione meravigliosa, e quasi dimenticata, è quella di scordarsi di sé, dei problemi, del lavoro, del parcheggio, degli impegni, per sentirsi totalmente rapire dalla storia, totalmente dentro alla storia. Altro che 3D. Immaginazione a go-go. Una storia che sembra semplice, in realtà è screziata di emozioni, sentimenti, decisioni, piccole azioni buffe e magari volgari che riverberate creano effetti a catena. Due amici, affezionati, calorosi. Due amici e due famiglie con mogli e figli. Sodali da sempre, vivono e lavorano a pochi metri, si incontrano tutti i giorni al pub. Poi però qualcuno scombina le carte di una logorante, monotona, fastidiosa, insoddisfacente normalità. Una donna nuova. Per Sonny. Vargas disapprova. E’ strenuo difensore del vincolo coniugale. Seppure. Ma no, meglio non scandagliare nei meandri della propria relazione, nella profondità di sé. Meglio informare le mogli, far deflagrare uno scandalo, costringere tutti a giocare a carte scoperte. E Sonny non ci sta. Se ne va con il coraggio di chi sceglie di cambiare vita. Vargas resta solo, dolente, a rimasticare il grandissimo vuoto di un’amicizia spezzata. The Spank è uno spettacolo in cui convergono elementi di qualità alta, dal testo all’interpretazione, dalle scene alle luci alle musiche. Filippo Dini è Vargas, Valerio Binasco è Sonny. Dini è anche il regista. Si riserva di raccontare le didascalie di raccordo tra le scene. Apre e chiude la pièce, commentando quanto già avvenuto. Come a ricamarne lo svolgimento, cucendo circolarmente una trama così vicina e illuminante. Se i prodotti teatrali del dopo pandemia saranno tutti di questo livello, mancheranno gli aggettivi per esprimere sinceramente la meraviglia di questo gioco mirabile, misterioso, tanto assurdo quanto importante, tanto matto quanto vitale. Bentornati a teatro. Lunga tournée a The Spank.
Maura Sesia