PAOLA MINACCIONI
STUPIDA SHOW!
(Paola Minaccioni Special)
Monologo di Stand up Comedy di Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti
musiche Massimiliano Setti
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo
in coproduzione con La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.
Roma – Teatro Ambra Jovinelli 24 gennaio - 4 febbraio 2024
Quando si pensa alla stand-up comedy la si associa subito a una figura attoriale maschile. Non a caso, un tempo, questo genere teatrale veniva chiamato one-man show: sul palco un solo interprete che, nel corso di un monologo, interagendo con il pubblico grazie a brillanti improvvisazioni, ironizzava su temi di stringente attualità oppure su usi e costumi sociali condivisi. Poi – mi affido alla mia memoria generazionale – venne Anna Marchesini con i suoi spettacoli dopo lo scioglimento del Trio formato insieme con Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Qualche decennio prima ci fu Franca Valeri, ma l’interprete femminile che diede una spinta propulsiva al genere teatrale one-woman show fu certamente la Marchesini. Che interpretava una galleria di personaggi, molti di sua invenzione e tanti altri ispirati da testi teatrali o narrativi ridotti per le scene (due esempi su tutti: Alan Bennet e Tommaso Landolfi) raccontando una storia, lei da sola dall’inizio alla fine. Scomparsa Anna Marchesini, il suo esempio è stato cavalcato e ripreso da svariate altre interpreti: Francesca Reggiani, Geppi Cucciari, Teresa Mannino; e, per finire, la protagonista dello spettacolo in scena in questi giorni all’Ambra Jovinelli: Paola Minaccioni. Attrice della nuova commedia all’italiana, che si è sempre distinta per ruoli dall’impronta interpretativa efficace, la Minaccioni con Stupida show! ha deciso di cimentarsi nel genere drammaturgico del monologo e, soprattutto, con la stand-up comedy tutta al femminile. E ovviamente quale migliore occasione per ironizzare, senza retorica e mezzi termini, su temi non più tabù (per fortuna!) ormai da decenni quali: la menopausa, l’eros, il rapporto tra la donna e la maternità, le relazioni amorose con l’uomo e, per finire, sul senso della solitudine e la malinconia che ad essa consegue? Il testo (scritto da Gabriele Di Luca) che la Minaccioni interpreta con grandissima efficacia e straordinaria padronanza dei tempi comici, non ha nulla di retorico. In alcuni punti è addirittura infarcito di parole ormai entrate nel gergo d’uso comune che, sebbene volgari in sé, grazie alla grande ironia interpretativa della nostra attrice tali non sono state recepite dal pubblico. Anzi: nel sentire la Minaccioni concedersi con nonchalance a qualche parolaccia, è venuto in mente un paragone con gli spettacoli di Paolo Villaggio: monologhi anch’essi, del tutto disinibiti e antiretorici, che stabilivano da subito un contatto attivo col pubblico. Elemento, quest’ultimo, che non è mancato in Stupida show!, dando luogo a simpatici e irresistibili siparietti con alcuni spettatori grazie alle grandi doti d’improvvisazione della Minaccioni. Con Stupida show! si ride e si riflette anche sulla solitudine dell’attrice comica, resa ancor più sola da quella maschera e quel riso dietro ai quali lacrime e pianto non esitano a manifestarsi. E Paola Minaccioni, anche in quest’ultimo caso, ha saputo mostrarci l’altra faccia della luna del comico con classe e grazia. Pierluigi Pietricola