Loredana Bertè nasce il 20 settembre 1950 a Bagnara Calabra (RC) quella che praticamente da tutti gli addetti alla musica è considerata una delle pochissime rockstars al femminile della musica italiana. Loredana Bertè ha saputo unire nella sua lunga carriera ad un grande talento interpretativo una rara capacità di scrittura di testi venuta fuori in particolar modo in quelli che sono stati i suoi ultimi lavori discografici in studio.
Ancora giovanissima Loredana si trasferisce dalle Marche con madre e tre sorelle. E’ alla metà degli anni ‘60 che Loredana comincerà a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Il “Piper”, la famosa discoteca romana di Via Tagliamento la vede protagonista tra coloro che in quegli anni volevano a tutti i costi trovare una collocazione nell’”ambiente”. Patty Pravo, la Regina del Piper, sfondava con "Ragazzo triste" proprio in quel periodo, e insieme a lei Caterina Caselli, Mita Medici, la stessa sorella Mimì, e un tale Renato Fiacchini da subito grande amico di Loredana che diventerà in seguito uno dei più grandi protagonisti dagli anni ‘70 in poi della musica italiana: Renato Zero. Ed è insieme a Renato che Loredana comincia pian piano a lavorare. Scelti da Don Lurio fanno parte del cosiddetti “Collettoni” di Rita Pavone nelle sue trasmissioni televisive, poi è la volta del musical: prima “Orfeo 9” di Tito Schipa Jr., poi sempre insieme nella allora scandalosa versione italiana di “Hair”, storico musical dai temi scottanti in quel periodo, tra cui la guerra del Vietnam.
Ma il talento di Loredana è nella musica e nel 1974 esce il suo primo album: è già scandalo, perché Loredana coi benpensanti ci dovrà combattere per un bel po’... "Streaking" è il titolo e Loredana appare nuda in copertina. Prima di una lunga serie di censure: la copertina si cambia ma anche la radio pubblica non è molto incline a promuovere un disco con canzoni dai testi non proprio “leggeri”, per cui l’album a tutt’oggi non è tra i più conosciuti della cantante.
Il vero exploit di Loredana avviene l’anno dopo, nel ‘75. Il singolo "Sei bellissima" ottiene un grande successo e a tutt’oggi è un classico della musica italiana. Incluso nell’album "Normale o Super" del ‘76, nel 77 esce "T.I.R.", il suo terzo LP.
Nonostante la produzione artistica di Mario Lavezzi che sarà suo compagno di lavoro e nella vita per diversi anni e nonostante un certo già visibile impegno sia musicale e sia nei testi la vera consacrazione di Loredana Bertè cantante e interprete avviene nel ‘78 con la pubblicazione di un 45 giri firmato Ivano Fossati, esordiente autore nonché componente di un gruppo per i tempi un po’ underground, I Delirium, dal titolo "Dedicato". Per alcuni una sorta di manifesto politico, per Loredana un pezzo storico tra i più amati da lei stessa. La canzone farà parte di un album splendido che confermerà Loredana come una delle protagoniste del panorama rock italiano: "BandaBertè" del ‘79, LP che vedrà al suo interno collaborazioni prestigiosissime: oltre al già menzionato Fossati, Pino Daniele, Alberto Radius, la coppia Battisti-Mogol, Avogadro, Lavezzi, ecc. "...e la luna bussò" è la track più famosa dell’album e altro pezzo storico del repertorio di Loredana, prima e forse unica cantante ad usare sonorità reggae in Italia.
Da "BandaBertè" le grandi collaborazioni nei successivi album negli anni a seguire saranno numerosissime. Da Ron a Renato Zero, da Mia Martini a Gianni Bella fino a Enrico Ruggeri, al compositore brasiliano Djavan, a Bruno Lauzi, a Corrado Rustici, e tanti altri... Nell’ ‘80 è la volta di "Loredanaberte" con il trascinante pezzo da traino "In alto mare", album interamente arrangiato dal gruppo americano Platinum Hook.
Nell’81 viene pubblicato "Made in Italy", realizzato completamente negli States. Altra consacrazione nell’82 "Non sono una signora". Enorme successo estivo (sarà anche una delle vincitrici del Festivalbar...) seguito dall’uscita dell’album "Traslocando", uno del suoi dischi più belli e intensi.
Fra l’83 e l’85 Loredana pubblica tre album con la CBS: "Jazz", forse il suo disco più acclamato da pubblico e critica ("Il mare d’inverno" di Ruggeri è solo una delle perle di quel disco...), "Savoir Faire", un vero album d’autore raffinato ed elegante "Carioca", un Lp forse un po’ sperimentale per i tempi, ma dalle sonorità splendide (interamente composto da Djavan), dalle sonorità rock firmata da Mango. Una collaborazione artistica breve e il celebre scandalo del finto pancione esibito in diretta... Dopo 2 anni nell’88 Loredana torna a Sanremo con "Io", canzone forse un po’ troppo pop per una interprete “impegnata” come lei. Seguirà l’album omonimo che pur essendo superbamente arrangiato non sarà uno dei migliori della carriera di Loredana.
Nell’89 Loredana sposa il tennista Bjorn Borg ed inizia un lungo periodo di pausa musicale appena interrotto nel ‘91 da una partecipazione a Sanremo con una bellissima canzone firmata da Pino Daniele "In questa città" che riconferma ancora una volta le sue grandi doti interpretative.
E’ nel ‘93 che Loredana torna ufficialmente alla musica, dopo la tormentata esperienza matrimoniale, con una “storica” partecipazione a Sanremo con sua sorella Mia Martini. Il pezzo è "Stiamo come stiamo", una canzone molto bella che però al Festival ottiene consensi poco fortunati. L’album che segue, "Ufficialmente dispersi" è il primo disco che vede Loredana quasi completamente autrice nei testi ed è un altro dei suoi dischi più intensi e molto autobiografico.
L’anno dopo torna a Sanremo con "Amici non ne ho", pezzo fortemente autobiografico e autoironico. Il brano ottiene consensi di pubblico e critica ed è il pezzo che lancia il suo primo disco live, "Bertex-Ingresso Libero" nel quale duetta anche con sua sorella Mimì e che vede anche una collaborazione in studio con Renato Zero. Torna ancora una volta al Festival nel ‘95 con "ANGELI & angeli", una canzone che vuol essere una sorta di continuazione tematica di "Amici non ne ho" e che apre una raccolta intitolata "Ufficialmente ritrovati".
Nel maggio ‘95 la tragedia: la drammatica morte della sorella Mia Martini, una tragedia dalla quale Loredana ne uscirà provata e segnata.
Nel ‘97 al Festival di Sanremo Loredana esegue una delle sue più belle e intense interpretazioni in pubblico: "Luna", un pezzo firmato da lei stessa e da Maurizio Piccoli. Segue subito dopo un album, "Un Pettirosso da Combattimento", titolo tratto da un verso di "Anime Salve" di De Andrè. Il disco è quasi completamente dedicato alla sorella scomparsa con forti sfumature autobiografiche, intenso e dagli arrangiamenti fortemente rock.
Nel ‘98 Loredana realizza con la supervision artistica dell’amico di sempre Renato Zero il suo secondo album live, "Decisamente Loredana", registrato durante un concerto tenuto a Roma al “Testaccio Village” con un’orchestra di 60 elementi oltre alla sua band usuale. L’album è anticipato durante l’estate da un singolo, "Portami con te", che ottiene un discreto riscontro radiofonico.
Nel 2002 partecipa al festival di San Remo con il brano "Dimmi che mi ami" e fa uscire un mini cd contenente tre brani inediti, più il pezzo del festival.
Nel 2004 partecipa al reality show "Music Farm" in cui dimostra ancora una volta di avere la grinta di un tempo.
Finalmente: il 9 settembre 2005 vede la luce BABYBERTE': un bellissimo album che dopo 5 anni di lavori iniziati e interrotti arriva nei negozi per balzare subito al secondo posto della classifica FIMI.
Il singolo per le radio è "non mi pento".