coreografia Raphael Bianco
per la Compagniaa Egribiancodanza
OGR/Officine Grandi Riparazioni, Torino 19 febbraio 2022
“Scritto sul mio corpo”, spiega Raphael Bianco nelle note di regia, è nato durante il lockdown, come una sorta di diario verbale e digitale della Compagnia e del suo pubblico. Un lavoro di sopravvivenza, per restare in contatto tra di noi e con il fuori”.
La scorsa estate il diario è diventato spettacolo, per il Teatro Franco Parenti di Milano.
Alle OGR, il palco nero e gigantesco si staglia con notevole profondità a otto metri di distanza dalla prima fila di sedie. Ai due lati, il fondale si fa schermo digitale. Provvisto di telecamere amplifica a turno i corpi dei danzatori e dei musicisti del gruppo BowLand, i tre giovani artisti di Teheran emersi da X Factor nel 2018. A tratti, le loro percussioni ossessive lasciano spazio alla voce della cantante e ne assecondano la tonalità monocorde e melodica. Un' impalcatura sopraelevata, proprio sopra le teste della band, funge da balcone per l'attrice Silvia Giulia Mendola. Figura romantica, indossa un abito lungo e bianco, come la cantante. Ogni tanto, legge con voce sommessa una pagina del diario, trasformato in monologo intimista dallo scrittore Federico Riccardo.
I danzatori, cinque donne e quattro uomini, si muovono ciascuno per proprio conto, a tentoni, come ciechi attratti dalla luce, anchilosati dalla mancanza di movimento Corpi in disequilibrio, esplorano lo spazio carponi, solitari, gambe e braccia tremanti, isolati in elucubrazioni autistiche. C'è chi ha accessi d' isteria, c'è chi sa abbracciare e consolare. Ancora malfermi e contratti, le anatomie inquadrate dalla lente d'ingrandimento, un po' per volta, i danzatori ricompongono il corpo di ballo e improvvisano duetti, trii e batterie. Non è ancora come prima ma è già un inizio.
Claudia Allasia