di Giuseppe Verdi
direttore: Daniel Oren
progetto scenico: Marco Gandini
con Ramon Vargas, Roberto Frontali, Violeta Urmana, Larissa Diadkova, Ofelia Sala, Mario Cassi
scene: Italo Grassi
costumi: Silvia Aymonino
luci: Marco Filibeck
Firenze, Teatro Comunale, dal 21 al 30 settember 2007
Pochi giorni di prove a disposizione sul palco perchè in teatro, sino a metà mese, ci sono stati i lavori di bonifica dall'amianto. E Firenze, per il verdiano Ballo in maschera che ha aperto la stagione invernale del Maggio musicale, si inventa uno spettacolo bello, intelligente, che lascia il segno. In locandina non c'è la dicitura Esecuzione in forma semiscenica perchè quello di Marco Gandini (scene di Italo Grassi, costumi di Silvia Aymonino, luci di Marco Filibeck) è un allestimento pieno di idee che regge bene la prova del palco. Uno spettacolo che procede per suggestioni visive. Il sipario si apre sul coro, pronto per cantare l'opera con in mano lo spartito. Ma ben presto la forma di concerto lascia spazio all'azione: il gruppo delle donne si dirada e appare Ulrica. L'orrido campo del secondo atto non è altro che il palco nudo, con la parete di fondo ben visibile, ingombro di leggii. E il ballo finale sembra un quadro di Magritte, uomini con la bombetta e donne con la parrucca rosso fuoco, mascherati con scuri occhiali da sole.
Certo, il fare di necessità virtù (questa volta erano i lavori in teatro, ma non dimentichiamo la Turandot senza scene di Luca Ronconi che il Regio di Torino mise in cartellone un anno fa per protesta contro i tagli alle sovvenzioni statali) non deve diventare la regola per la lirica. Regola, invece, per tutti i teatri dovrebbe essere quella di avere cast con la C maiuscola come capitato a Firenze. Il Maggio può contare su un ottimo coro (preparato da Piero Monti) e su un'orchestra con eccellenti musicisti e sul podio, dunque, Daniel Oren, misurato e appassionato, ha avuto la via spianata per restituire un Verdi moderno: come non vedere in Amelia che si rivolge all'indovina coloro che oggi si affidano a guaritori e cartomanti? Amelia-Violeta Urmana, debuttante nel ruolo, capace di colorare con tutte le tinte della passione il suo personaggio. La coppia di amici/rivali pucontare sulla solida tecnica di Ramon Vargas (Riccardo) e Roberto Frontali (Renato). Ulrica ha i colori scuri di Larissa Diadkova, Oscar gli acuti di Ofelia Sala, Silvano la bella voce di Mario Cassi.
Pierachille Dolfini