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BELVA GIUDEA (LA) – regia Gabriele Colferai

“La belva giudea”, regia Gabriele Colferai “La belva giudea”, regia Gabriele Colferai

Di Gianpiero Pumo
Con GIanpiero Pumo e Filippo Panigazzi
Regia Gabriele Colferai
Voce Off William Angiuli
Luci Gabriele Colferai
Prodotto da Teatro Biondo in collaborazione con Dogma Theatre Company
Palermo, Teatro Biondo, 24 Gennaio 2023

www.Sipario.it, 26 gennaio 2024

Nella settimana della memoria debutta, per la prima volta al Biondo di Palermo, Gianpiero Pumo con la Belva Giudea. Lo spettacolo è la biografia di Hertzko Haft suddivisa in 5 round ovvero capitoli. Alan giovane cronista, interpretato da Filippo Panigazzi, intervista Haft, interpretato da Gianpiero Pumo, subito dopo l’incontro con Rocky Marciano. Inizia così un viaggio a ritroso nella biografia del pugile. Appena quattordicenne, Haft ebreo di origine polacca, viene deportato ad Auschwitz. Nel campo viene notato per la sua struttura fisica e costretto dalle SS a combattere sul ring per avere una possibilità di restare vivo. Haft vincerà ad Auschwitz 75 incontri. Per lui però non saranno motivo di gloria dato che le SS imponevano ai pugili combattimenti all’ultimo sangue ed il premio in palio era avere salva la vita per un’altro giorno. Nel campo conoscerà Leah e saranno proprio i suoi dolci occhi ad aiutarlo sul ring delle SS. Sopravvissuto ad Auschwitz sbarca in America, sotto il nome di Harry Haft, alla ricerca della sua amata. Come rintracciarla? Come farle sapere che anche lui è sopravvissuto? Sfidare il campione dei pesi massi della box Rocky Marciano diventa l’espediente per avere notorietà e ritrovare la sua Leah. Attraverso l’attenta interpretazione di Gianpiero Pumo e Filippo Panigazzi vengono sviscerati tematiche oggi più attuali che mai come gli orrori della guerra e la discriminazione razziale. Il regista, Gabriele Colgerai, sceglie di unire il linguaggio cinematografico a quello teatrale. Alan il giovane cronista nonché figlio dello stesso Harry Haft, lavora al montaggio video, in diretta e sul palco, dell’intervista rilasciata dal padre.Si assiste dunque ad una narrazione che procede tra flashback e spezzoni. Il collante tra i due linguaggi è da attribuire al disegno luci, a cura di Federico Millimaci, molto preciso ed efficace che aiuta e guida lo spettatore nel distinguere con precisione l’alternarsi dei piani narrativi e dei salti temporali. Uno spettacolo con grandi potenzialità che riscuote l’interesse del pubblico in sala. Le repliche avranno luogo, al Teatro Biondo di Palermo, fino al 28 Gennaio.

Giuseppe Artale

Ultima modifica il Sabato, 03 Febbraio 2024 09:05

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