Di Carlo Buccirosso
Con (in ordine di apparizione): Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano, Fiorella Zullo
Scene: Gilda Cerullo e Renato Lori
Costumi: Zara de Vincentiis
Musiche: Cosimo Lombardi
Disegno luci: Luigi Della Monica
Regia: Carlo Buccirosso
Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e Ag Spettacoli
Roma – Teatro Quirino Vittorio Gassman dal 26 dicembre al 8 gennaio 2022
Solo un napoletano – nel senso più alto e bello – avrebbe potuto scrivere e interpretare una commedia come L’erba del vicino è sempre più verde! Gusto del paradosso, situazioni comiche condotte ma non inverosimili, un velato autocompiacimento per le proprie paure e superstizioni, il gusto della menzogna non nascosta ma esibita come normale consuetudine.
A veder recitare Carlo Buccirosso in questa commedia, da lui scritta e diretta, non si può immaginare il protagonista – il benestante Mario Martusciello, funzionario di banca – con una fisionomia diversa da quella del nostro attore.
Calvo, bassino, magrolino, baffetti che ricordano quelli di Peppino De Filippo, una voce esile che difficilmente può spaventare gli interlocutori: Buccirosso incarna alla perfezione il personaggio del partenopeo mediocre, che sogna un riscatto per sé e la sua vita.
L’erba del vicino è sempre più verde! racconta la storia di un uomo tiranneggiato dalla moglie, che decide di avere un’avventura galante con una signorina – più giovane, bella e avvenente della sua consorte –, che fa l’influencer, e conosciuta dal vicino di casa con cui Martusciello ha stretto amicizia e col quale è anche andato a Cuba per una vacanza di dieci giorni sobbarcandosi l’onere di sostenere tutte le spese.
Perché Martusciello è così: generoso, espansivo, sincero; ma solo quando quel velo di diffidenza e di vaga invidia scompare. Sulle prime è un uomo sospettoso, lievemente odioso nei confronti del prossimo.
A rompere le uova nel paniere, mandando in aria le aspettative di una nottata galante, è l’arrivo della moglie di Mario, decisa a riprendersi suo marito: costi quel che costi. E sarà solo l’inizio di una disavventura che vedrà il povero Martusciello coinvolto in questioni lontane dalle sue intenzioni, contrarie ai suoi principi, al di là d’ogni previsione.
Buccirosso è molto bravo nel recitare la sua parte: occhieggia un po’ a Troisi, un po’ a Salemme e leggermente – senza eccedere – a Peppino De Filippo. Ne emerge un personaggio simpatico, protagonista ma – per fortuna! – non mattatore della scena. Anzi: Buccirosso si integra perfettamente col resto della compagnia.
Deliziosi i suoi duelli con Maria Bolignano nel ruolo della moglie. La Bolignano è un’attrice volitiva, dalla personalità forte, consapevole dei suoi tempi recitativi – perfetti ed efficacissimi. Sulla scena non si risparmia e colora il suo personaggio con tinte e sfumature che vanno al di là di una semplice caratterizzazione.
Unica nota debole dello spettacolo, il testo. L’idea è molto carina, ma le situazioni comiche sembrano slegate ed inserite a caso all’interno della storia. Per altro, anche l’idea di fondo – l’avventura galante extraconiugale di un marito stanco della vita con sua moglie – è un tema affrontato tantissime volte e che, ormai, risulta poco avvincente da raccontare.
Ma la bravura degli attori – di Buccirosso e della Bolignano soprattutto – fanno perdonare, e quasi dimenticare, questa debolezza drammaturgica di fondo.
Pierluigi Pietricola