I Centouno
Uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli
Produzione AB Management
Roma – Teatro Roma, 5 novembre 2022
Seguire giovani attori, vederli crescere e diventare sempre più consapevoli del loro strumento è una gioia. In quasi quattro anni, Luca Latino, Flavio Moscatelli ed Ezio Passacantilli hanno messo a punto una recitazione sempre più equilibrata, attenta a dettagli e sfumature, straordinariamente capace di impostare ritmi recitativi serrati e precisi. Il risultato? Uno spettacolo gustosissimo, Pochi ma buoni, andato in scena al teatro Roma per due serate entrambe sold-out.
Tre giovani attori, Luca Ezio e Flavio, stanchi di sbarcare faticosamente il lunario dedicandosi al teatro, decidono di cambiare arte. Scelgono la musica. Eccoli approdare a Milano, dove dovranno sostenere un provino per entrare in una nota trasmissione televisiva che dovrebbe dare loro popolarità e lauti guadagni. Nessuno dei tre, però, ha mai suonato uno strumento. E nessuno dei tre ha mai avuto il coraggio di confessarlo.
Fallito il provino, Luca Ezio e Flavio tornano a Roma, tristi e sconsolati. Rimasti senza soldi, l’unico mezzo che possono permettersi è un treno merci. Vuoi per l’afflizione del momento, vuoi per distrazione, sbagliano direzione e si ritrovano a Zurigo.
Tornati a casa con mezzi di fortuna, Luca ha un’idea per risolvere la situazione: rubare un prezioso dipinto da un convento di frati, rivenderlo e intascare i soldi. E così i tre, travestiti: Luca da frate, Flavio da suora ed Ezio da Papa, si intrufolano nottetempo nell’edificio religioso. Ma anche questo colpo andrà in fumo.
Che fare?
Non resta che tentare la strada di un’arte d’avanguardia, concettuale. Ed ecco Luca Ezio e Flavio in una versione molto moderna di Romeo e Giulietta, intitolata ex novo Romeo e Mercuzio, dove quest’ultimo ha tendenze omosessuali che cerca di nascondere.
Riusciranno mai i tre amici ad avere successo?
Pochi ma buoni, col solito piglio umoristico de I Centouno ereditato da i fratelli De Filippo, ma perfezionato in una chiave moderna, fresca, sempre elegante e mai volgare, è uno spettacolo che racconta, ironizzando, la situazione di chi desidera intraprendere la carriera di attore: le fatiche, le delusioni, gli stratagemmi, le gioie, gli entusiasmi, le follie: tutto quello che serve per tentare di vivere d’arte e sul palcoscenico per una lunga vita ma senza la certezza di riuscire.
I tre protagonisti sono stati perfetti: nella mimica, nella recitazione, nelle movenze corporee. Raramente si riscontra una padronanza del palco così ben meditata, studiata e mai forzata. Tutto è dominato da spontaneità e senso del ritmo. Luca Latino è straordinario nel suo essere innocente mascherandosi da grande esperto e stratega del gruppo. Flavio Moscatelli è divertentissimo nella sua pragmaticità priva di ogni logica in ciò che fa o pensa. Ezio Passacantilli è esilarante nella sua follia bonaria che stempera amarezze e delusioni di una vita obiettivamente difficile.
Risate, divertimento, riflessione, umanità: I Centouno sono tutto questo e molto di più: un esempio di teatro che passerà alla storia.
Pierluigi Pietricola